
Fermo. “Visioni”, la personale di Alfredo Laviano, aperta fino al 27 giugno
Si intitola Visioni la mostra personale dell’artista Alfredo Laviano, visitabile fino al 27 giugno al piano terra di Palazzo dei Priori a Fermo. L’esposizione, curata da Daniela Simoni, propone un gruppo eterogeneo di opere che Laviano ha realizzato negli ultimi due anni e nel difficile periodo legato all’emergenza sanitaria. I temi toccati dalle opere vanno dai paesaggi delle Marche, alla musica cosiddetta “visiva”, alla solitudine. Originali, considerati anche il periodo e le difficoltà a reperire i materiali, i supporti utilizzati: dai cartoncini delle cartine per sigarette a materiale di recupero etc.
L’inaugurazione
La mostra è stata inaugurata sabato 12 giugno con una presentazione di Daniela Simoni alla Sala dei Ritratti, e rimarrà aperta fino al 27 giugno con i seguenti orari con prenotazione: da martedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 18.00, sabato e domenica dalle 10.00 – 13.00 e 15.30 – 19.00. Per info e prenotazioni: 392.0283634.
Alfredo Laviano
Cresce in un ambiente frequentato da artisti e musicisti. Si diploma al Conservatorio in Percussioni nel 1994. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica contemporanea al Jazz, dalla musica etnica alla world-music al Teatro e sonorizzazioni di film. Ha pubblicato oltre 30 CD, tra questi con le etichette discografiche: Splash Records, Idealsuoni, Wide Sound, EMI, World Music, Dodicilune, CCn’c Records (Germany), Tuk Music, NOTAMI JAZZ…
Parallelamente alla musica, sin da bambino dimostra un forte interesse per la natura e le arti figurative; frequenta l’Istituto d’Arte. Dal 2015 partecipa a premi nazionali e internazionali ed espone in mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
L’altra grande passione è la cucina. Nel 2015 nasce lo spettacolo “Le Pentole Narranti”, con il quale si esibisce sia in Solo che con attori o musicisti, dalla stessa idea nasce e pubblica il libro “Le Pentole Narranti, quattro primi per quattro stagioni”.
La sua prerogativa è di essere un artista multiforme, istintivo e inquieto; si esprime con lo stesso impeto e passione in tutte e tre le forme d’arte: musica, pittura e cucina, che lui stesso considera forme espressive simili e complementari.

